Istituto Storico di Forlì-Cesena: seminario


Martedì 22 gennaio 2019 le classi 3^A, 3^D, 3^E, 3^H, 5^L hanno incontrato il prof. Alberto Gagliardo dell’Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Forlì-Cesena il quale ha ricostruito le tappe del percorso che portarono alcune famiglie ebree dell’Andalusia dalla Spagna a Cesena.








Relazioni studenti:

La presenza ebraica a Cesena nelle età medievale, moderna e contemporanea

Parte prima: età medievale e moderna
Possiamo affermare con certezza la presenza degli ebrei a Cesena dal 1397 al 1593 grazie ai registri notarili in cui il nome del venditore, se ebreo, veniva accompagnato dalla scritta "ebreo".
Nel 1377 ci fu un massacro da parte di Giovanni Acuto per evitare che Firenze si impossessasse dell'Emilia Romagna. A causa di questo massacro (circa 5000 persone su 10000), Cesena si ritrova senza denaro, quindi Malatesta Novello, Signore di Cesena, che aveva intenzione di ristrutturare la biblioteca Malatestiana,chiede agli Ebrei dei prestiti.
La data di fine della presenza degli ebrei a Cesena (parliamo di circa 40 individui) corrisponde al 1593, anno dell'ultima "Bolla Infame" che prevedeva che gli ebrei potessero vivere solamente ad Avignone, Ferrara, Lugo (dove andò la maggior parte degli ebrei cesenati) e Roma.
Le conversioni degli ebrei venivano incentivate con soldi; è da sottolineare come la conversione di una donna valesse il doppio di quella di un uomo, perché la linea di trasmissione ebraica avviene per via materna.
Parte seconda: età contemporanea (persecuzione fascista)
Due famiglie,  a fine Ottocento, tornarono a Cesena: i Saralvo e gli Jacchia.
Nel 1938 gli ebrei che erano rientrati e si erano reinseriti vengono separati, ed esclusi da molti lavori; non potranno partecipare alla guerra e dovranno avere obbligatoriamente dipendenti ebrei.
Nel 1943 l'Italia cambierà fronte e gli ebrei non saranno più perseguiti solamente per i diritti ma per le vite, come i Saralvo che saranno deportati e sterminati (1944).

Simone Sanfilippo, III H


Presenza ebraica a Cesena

La presenza ebraica a Cesena può essere suddivisa in due periodi:
    età medievale e moderna;
    età contemporanea e persecuzione fascista;

Età medievale e moderna

Fonti:
    inedite: registri compilati per lo scambio di merci;
    edite: libro “Caos. Cronache cesenati dei secoli XII-XVI, di G. Fantaguzzi, Cesena 1915.

Cronologia: (1397-1593)
Molto probabilmente anche in precedenza ci furono presenze ebraiche a Cesena, ma non ci sono i documenti. Questo a causa della distruzione di Cesena avvenuta nel 1377, ordinata dallo Stato Pontificio a causa della ribellione della città contro la chiesa.
Successivamente con l’arrivo della signoria malatestiana, in particolare con Malatesta Novello, vennero incaricati alcuni banchieri ebrei per far ripartire il circolo di denaro a Cesena. La convivenza degli ebrei con i cesenati alternò momenti di tensione con altri di calma.
A causa dell’emissione delle “bolle infami” da parte di tre papi consecutivi, la maggior parte degli ebrei emigrò a Ferrara; infatti fu consentito loro di vivere solamente in tre città dell’attuale Emilia-Romagna.
Gli ebrei essendo una minoranza dovevano sottomettersi alle signorie, che in molti casi li obbligavano ad una conversione al Cristianesimo. Gli veniva offerta una somma di denaro, alle donne in maggior quantità perché nell’ebraismo si diventa di quella religione se la madre è ebrea. La conversione di un ebreo al Cristianesimo veniva celebrata pubblicamente da tutta la comunità cristiana.
I mestieri svolti dagli ebrei erano: prestatori, fornai,medici,materassai,sarti e calzolai.
Gli ebrei dopo la distruzione di Cesena ottennero un monopolio nel prestito di denaro, perché la maggior parte di prestatori cesenati era scappata o aveva perso i suoi beni. Inoltre la chiesa vietò ai suoi sudditi di prestare denaro.
Questo fatto andò successivamente a sfavore degli ebrei, poiché vennero identificati dalla gente come usurai.
Prima dell’emissione delle bolle ci sono alcuni documenti che dimostrano l’emigrazione di alcuni ebrei spagnoli a Cesena, mentre dopo l’emissione di esse scomparvero completamente gli ebrei a Cesena.

Demografia:
Gli ebrei presenti a Cesena alla fine del 1300 erano circa 40, provenienti soprattutto da Rimini. Dal 1400 iniziarono ad arrivare ebrei da luoghi più distanti; Rovigo,Bologna,Fano e Perugia. Dal 1500 emigrarono a Cesena ebrei da altre nazioni; Germania e Spagna. Alla fine del 1500 scomparvero completamente per l’emissione delle bolle papali.

Luoghi:
La giudecca è il luogo dove per sicurezza o ragioni di cultura si riunivano gli ebrei. A Cesena avevano una sinagoga e uno spazio per seppellire i defunti.
Libri:
Nella biblioteca malatestiana sono presenti sette manoscritti ebraici, acquistati da Malatesta Novello, sono tutti di estremo valori e scritti su pergamena. Inoltre su di essi non venne applicata alcuna censura.

Età contemporanea
Cronologia:
Dopo essere stati cacciati alla fine del 1500 gli ebrei tornarono in Italia insieme alle truppe di Napoleone ed uscirono dalle città in cui gli era stato ordinato di vivere. Successivamente gli vennero riconosciuti tutti i diritti, rientrarono nella normale società italiana combattendo le guerre d’indipendenza. A Cesena gli ebrei tornarono a cavallo tra l’ottocento e il novecento con la famiglia Jacchia. Un’altra famiglia che tornò a Cesena è quella dei Saralvo, provenienti dal Portogallo.
Nel 1938 con l’emanazione delle leggi razziali gli ebrei vennero esclusi dalla comunità, in Italia qualche anno dopo gli vennero revocati tutti i diritti, i terreni e non potevano più svolgere alcuna attività commerciale.
Dal 1943 vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento. A Cesena i Saralvo vennero deportati al campo di concentramento e transito di Fossoli e poi ad Auschwitz.
In ricordo degli ebrei cesenati defunti è stata posta una lapide nel luogo
in cui nel 1400 era presente la sinagoga.
Lapide sul Palazzo del Ridotto di Cesena
Documenti:
Ci sono state mostrate alcune foto che ritraevano i Saralvo con altri cesenati.
Classe 5L


Prima del viaggio d'istruzione tenutasi in Spagna abbiamo partecipato a tre conferenze introduttive sull'argomento.
Durante il primo incontro ci è stata raccontata l'evoluzione della vita di due famiglie ebree sul territorio cesenate durante la seconda guerra mondiale la loro progressiva persecuzione; una storia tragica che ha portato noi studenti a riflettere sull'errore delle distinzioni razziali.

Classe 3E: Sofia Coppetta, Roberto Dellamotta, Mattia Baiardi, Alessandro Torelli, Andrea Baldassarri, Ouioua Emir Wanes, Achraf Saadane



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